Simone Cresti, tecnologo Metrofood-IT dell’Università di Siena impegnato sulla sostenibilità dei Sistemi Alimentari, ha partecipato oggi all’evento COAG29 della FAO dedicato alla trasformazione dei sistemi agroalimentari, con un focus sull’adozione e la scalabilità di innovazioni tecnologiche e sociali. Il suo intervento verteva sul programma Prima e sui casi di promozione di innovazione e digitalizzazione.
“Nei paesi a basso e medio reddito, l’adozione di queste innovazioni rimane limitata a causa di ostacoli come la scarsa disponibilità, l’accesso ridotto e i costi elevati. In questo contesto, la FAO gioca un ruolo cruciale, lavorando per migliorare l’adozione e la diffusione di tecnologie per aumentare la produttività, gestire le risorse in modo sostenibile e creare nuove opportunità economiche.”
L’evento ha offerto esempi concreti di come paesi e regioni stanno affrontando queste sfide; Cresti ha parlato del programma PRIMA e dei casi di innovazione e digitalizzazione nei settori agroalimentare e delle risorse idriche.
Il futuro dei sistemi alimentari dipende dalla capacita di superare le barriere e garantire un’agricoltura inclusiva e innovativa.