L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Food and Agricolture Organization – FAO), il Future Food Institute e la Fondazione PRIMA (Partnership on Research and Innovation in the Mediterranean Area) hanno organizzato congiuntamente un Hackathon internazionale sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile, volto a generare soluzioni ed idee innovative per far fronte alle sfide globali in tema di sostenibilità.
L’Hackathon ha avuto inizio il 7 maggio presso FAO ed è terminato il 17 maggio nel quadro dell’evento EXCO2019, la prima esposizione globale dedicata alle soluzioni innovative approntate dagli attori della cooperazione allo sviluppo. Sono state ricevute più di 100 domande raggruppate attorno a tre pilastri: Persone, Pianeta, Prosperità. Dopo uno scambio di idee iniziale, i principali obiettivi analizzati sono stati: Obiettivo 2, Sconfiggere la povertà; Obiettivo 4, Istruzione di Qualità; Obiettivo 5, Parità di genere; Obiettivo 11, Città e Comunità sostenibili; Obiettivo 12, Consumo e Produzione responsabili; Obiettivo 13, Lotta contro il cambiamento climatico.
I vincitori sono stati: Mwape K. Mubukwanu, Obiettivo 2, con un progetto incentrato sulla nutrizione sostenibile in Zambia; Manfredi Valeriani, Obiettivo 4, con una piattaforma digitale di narrazione denominata “Luisa” (in onore di Luisa Guidotti Mistrali, missionaria e dottoressa morta in Zimbabwe) volta a diffondere il contenuto dell’Agenda 2030 attraverso un processo di storytelling liberamente accessibile ed Eliot Gee, Obiettivo 13, che ha presentato con il suo team una piattaforma digitale in grado di mettere in contatto agricoltori e scienziati per la lotta contro il cambiamento climatico.
Roberto Ridolfi, Assistente Direttore Generale FAO del Dipartimento Supporto di Programma e Cooperazione Tecnica, è lieto dell’interesse che questo evento ha suscitato in vari Paesi e della partecipazione attiva che ha generato da parte di differenti attori della società, provenienti da Università, Scuole superiori e di perfezionamento private, compagnie private, Istituzioni governative e Nazioni Unite. Questo potrebbe realmente rappresentare, per natura e tipologia, il primo Hackathon internazionale sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. FAO, Future Food Institute e PRIMA sono, peraltro, determinati ad integrare e tradurre le idee, le soluzioni innovative e le proposte suggerite in azioni concrete e progetti a supporto dell’Agenda 2030.
Angelo Riccaboni, Presidente della Fondazione PRIMA, ha aggiunto che “PRIMA e il Segretariato italiano di PRIMA ha contribuito con grande entusiasmo all’Hackathon sugli Obiettivi dell’Agenda 2030. Solo grazie a soluzioni concrete, la comunità internazionale sarà in grado di raggiungere le sfide le sfide dello sviluppo sostenibile. Il coinvolgimento attivo di ricercatori, giovani leaders e innovatori nell’attuazione dell’Agenda 2030 è cruciale per promuovere lo sviluppo sostenibile e società mediterranee più inclusive. PRIMA è fortemente impegnata in questo”.
Sara Roversi, fondatrice del FFI, ha sottolineato che “FFI ha la missione di generare e accelerare gli impatti attraverso l’innovazione nell’agroalimentare. I 10 giorni di Hackathon con FAO e la Fondazione PRIMA per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, terminato durante EXCO2019, ha rappresentato un’esperienza di svolta per i 70 partecipanti a tale maratona e lo sarà ancora di più per i tre vincitori, che verranno formati a New York per diventare “climate chapers” durante la Summer School. Questo ci dà la sicurezza che stiamo investendo le nostre risorse nel modo migliore possibile: educazione per i giovani leader del futuro che affronteranno la crisi ambientale. E ciò rende FFI un attore guida nella Società 5.0, che deve essere umana, responsabile e iper-connessa per la prosperità delle persone e del pianeta. Nel raggiungere questa missione, non ci sono migliori partner di FAO e PRIMA, attori cruciali per generare impatti concreti. L’innovazione è uno sforzo cooperativo e crediamo che siamo accompagnati in questa sfida dalle migliori organizzazioni globali per realizzarla.”
Cristina Petracchi, Responsabile del Centro E-learning FAO, ha affermato che “è attraverso lo scambio di idee e un processo collaborativo quale questo Hackathon internazionale che si genera innovazione. Abbiamo bisogno di menti fresche e giovani per lavorare insieme a professionisti più esperti per arrivare a soluzioni sostenibili per il nostro pianeta, per ridurre lo spreco alimentare, migliorare l’efficienza del sistema alimentare, usare energia verde, creare società attente alle questioni culturali e di genere, dove solidarietà, integrazione e tolleranza sono una priorità”.
Ai tre vincitori è stata assegnata una borsa di studio per prendere parte al programma formativo “Future Food for Climate Change”, sviluppato insieme al centro e-learning di FAO e sostenuto, tra gli altri, dalle Nazioni Unite e dalla rete dei giovani leader per il clima. Le scuole estive formeranno “climate shapers” a New York (USA) dal 10 al 17 luglio, a Tokyo (Giappone) dall’1 all’8 agosto e in Islanda dal 1 al 7 settembre 2019.
Per informazioni e candidature consultare il sito: https://futurefood.network/institute/summerschool.